15 agosto 2018
Ferragosto, anniversario di nozze.
Otto anni fa venni a sapere che il 15 di agosto non è la festa dell'estate ma la festa dell' assunzione della Madonna...lo so sono molto ignorante!
Avevo scelto questa data perché i miei genitori si erano sposati il 16 di agosto e visto che a loro era andata bene pensavo potesse essere di buon auspicio anche per me e mio marito.
Per ora va bene, tra l'altro lo stesso anno mio marito è stato assunto, chissà che non venga assunta pure io entro l'anno.
Dicevo, avevo scelto io la data, solo io, in realtà ho deciso proprio tutto, lui non sapeva che ci saremo sposati.
Ero andata da Battista perché mia mamma aveva decretato che fosse giunta l'ora di battezzare mio figlio visto che aveva già 18 mesi.
Accadde così, andai da Battista, lui fu felice della mia scelta e mi propose il primo giorno utile, il 15 agosto per l'appunto. Io nel sentire quella data provai una bella sensazione, come spesso accade quando scorgo dei segnali che mi riportano ad eventi passati, a sogni, progetti, eccetera.. Allora chiesi a Battista: ma eventualmente mi potrei pure sposare lo stesso giorno? Lui rispose: certo, se il tuo compagno è d'accordo!!! E devi andare subito al comune per le pubblicazioni...
Rientrai a casa quasi svolazzando, mi sentivo come Cenerentola quando calza la scarpetta di cristallo, come Julia Roberts quando Richard torna da lei, manco avessi appena ricevuto la dichiarazione d'amore dal Sig. Darcy.
Il mio uomo mi chiese di Battista, io gli dissi: tutto ok, il 15 agosto battezziamo Diego e ci sposiamo, ok? Lui disse come ci sposiamo? Vabbè poi ne parliamo.
Decidemmo che avremmo festeggiato nel nostro giardino, una cosa semplice, molto intima ed informale, giusto per far festa, niente carrozze, niente damigelle, niente partecipazioni, abito bianco o smoking.
Iniziò così il mese dei preparativi a cui partecipò attivamente buona parte degli invitati. Ognuno ha fatto la propria parte sia prima che durante la festa. Il giorno stesso Anna si è occupata di allestire i tavoli, presi in prestito dal bar di Sa Illetta e trasportati con il furgone di Raffaele, Serena aveva allestito la zona buffet, Alessandro aveva lavato la nostra macchinina, una semplice C1 con la quale noi sposini e i bambini vestiti a festa siamo andati in chiesa. Sarebbe troppo lunga la lista delle persone che hanno reso speciale quel giorno, ma li ricordo tutti. Chi ci ha regalato le bomboniere, perché mamma diceva che assolutamente erano necessarie! Chi ci ha supportato economicamente, chi ha aiutato Roberto a sistemare il giardino, chi ci ha accompagnato a scegliere gli abiti, il mio un Ferrone rosa antico da 60 euro... E tante tante altre belle persone, le stesse che hanno animato la nostra festa, le stesse che ci hanno regalato una giornata indimenticabile perché senza loro non lo sarebbe stata. Sono felice nel ricordare quella giornata perché mi sono resa conto di avere reso felice la mia mamma, finalmente avevo battezzato quel piccolo biondino e finalmente mi ero sposata.
In realtà avevo deciso che mi sarei sposata prima di perdere pure te, già mi sentivo in colpa di non averlo fatto quando ancora c'era papà, senza te non mi sarei sposata, forse neanche in comune e se non mi avessi spronata a battezzare Diego chissà come sarebbe andata.
Ogni tanto rivedo le foto e tra i tanti volti sorridenti vedo il tuo in chiesa, con un sorriso beato, soddisfatto, orgoglioso. Oh Ma' eri troppo felice e ti sei pure commossa quando hai lanciato a terra il piatto, perché è stato un matrimonio unconventional ma i protocolli di base li abbiamo rispettati.
Ti sei divertita pure alla festa anche se non hai partecipato ai balli in giardino, ogni tanto spuntava la tua testolina dalla finestra e ridevi di noi matti, sudati e mezzo ubriachi.
Stavo guarendo Ma', però nei giorni di festa mi manchi sempre più, oggi saresti venuta a pranzo qui, con il tuo carico di buste dei piatti speciali preparati da te, avremmo ricordato assieme quel giorno, di Raffaele che aveva sudato 2 camicie per quanto aveva ballato.
Ogni tanto rivedo le foto e tra i tanti volti sorridenti vedo il tuo in chiesa, con un sorriso beato, soddisfatto, orgoglioso. Oh Ma' eri troppo felice e ti sei pure commossa quando hai lanciato a terra il piatto, perché è stato un matrimonio unconventional ma i protocolli di base li abbiamo rispettati.
Ti sei divertita pure alla festa anche se non hai partecipato ai balli in giardino, ogni tanto spuntava la tua testolina dalla finestra e ridevi di noi matti, sudati e mezzo ubriachi.
Stavo guarendo Ma', però nei giorni di festa mi manchi sempre più, oggi saresti venuta a pranzo qui, con il tuo carico di buste dei piatti speciali preparati da te, avremmo ricordato assieme quel giorno, di Raffaele che aveva sudato 2 camicie per quanto aveva ballato.
Vedi di cercarlo lassù, fate un brindisi, tu, lui e papà. Forse lo state già facendo, ogni tanto quaggiù arriva qualche goccia, non è pioggia... e l'anno prossimo mi ricorderò di oggi, del primo ferragosto senza te.
Troppo carino! Troppo divertente tanto da far dimenticare la malinconia Troppo breve. . .
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