Gigino scala la montagna
Photo by Mauro Porcu - Oschiri - Sardegna |
Questa è la storia di Gigino lo stercorario, che spingendo il suo bottino scala la montagna e pian pianino, senza quasi rendersene conto, arriva a metà del pendio.
Intravede la cima un po' coperta dalla nebbia ma per paura dell'ignoto si volta e torna giù.
Perché pensa: chissà che c'è tra quella nebbia, magari un gigante che poi mi ributta giù, allora tanto vale tornare indietro di propria volontà. Perché si sa, è più facile da sopportare la caduta per distrazione piuttosto che quella per la spinta di qualche sinistro personaggio.
Ironia della sorte la discesa è più contorta e piena di insidie, più dura da affrontare, molto più sfiancante della salita.
Questa è la storia di chi convinto di percorrere una dolce discesa non pensa ai pericoli, convinto di percorre il sentiero della felicità svolta a destra come indica il cartello, ma la scritta è sbiadita e in un attimo viene catapultato nel paese della negatività: in un baleno cade nel mondo nero.
Questa è la storia di chi ha attraversato il buio sentiero, con qualche cicatrice è tornato in superficie, perché nel cammino ha lasciato la sua zavorra per aggrapparsi al suo vecchio branco, lo stesso che aveva smarrito tempo prima durante la salita.
Questa è la storia di chi è tornato a valle senza bottino ma anche senza rimpianto, perché se fosse arrivato in cima avrebbe presto dimenticato il branco con cui tanti anni felici aveva passato.
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