Regina delle rocce


Io per te darei la vita,
figurati che mi importa delle mie dita.
Certo un po' di dolore l'ho provato,
quando l'ombrellone il pollice mi ha spappolato.
Certo non saranno più le stesse le mie impronte digitali, ma non mi frega perché i nostri cuori sono uguali.
Certo a casa stavo per svenire quando ho rivisto quella ferita, ma poi ho pensato alla mia vita.
Segnerà una tappa quella cicatrice, mi ricorderà di quest'anno, chissà se da qui a dicembre ne uscirò vincitrice.
Stai tranquilla il dolore passerà, ma l'amore per te mai svanirà.

Ti devo tanto e ti ringrazio da qui all'infinito, posso sopravvivere pure senza un dito.
Mi trancerei anche un mignolo domattina se servisse a farti diventare regina.
Regina delle rocce, sovrana della pioggia, Dea guaritrice che ogni dolore lenisce.

Non lo so se ti piaciuta, mi devo ancora esercitare ma spero che il mio messaggio ti possa arrivare, volevo solo dirti che farei di tutto se sapessi cosa fare.
Kant il filosofo soleva affermare: Qualcosa da fare, qualcosa da amare, qualcosa per cui sperare.
Sappi che io sono qui, ora dimmi solo come ti posso aiutare.

Commenti

  1. Finalmente hai ricominciato a scrivere! La rima non è lo stile che preferisco ma fortunato lui che può godere del grande amore di cui sei capace!

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