Ti ammiro

tu...che ci hai insegnato a volare 

Daniela sei grande.
Inizia da qui la mia riflessione e il mio viaggio indietro nel tempo.
Fa uno strano effetto sentire quel nome da una voce di famiglia, per voi che sono sempre stata Francesca.
È come se avessi da sempre vissuto due vite, due personaggi ben distinti.
È un po' come vedevo te, un po' zio e un po' fratello. Perché sapevo che eri uno di noi ma non viverti quotidianamente mi faceva pensare a te in modo diverso rispetto agli altri.
Diverso lo eri, ad iniziare dai baffi... pacato, serio, ordinato, stavo per scrivere pulito, insomma capisci che voglio dire.
Mi ricordo del tuo matrimonio se riguardo le vecchie foto, mi ricordo di Anto e dei vostri bambini. Mi ricordo della vostra prima casa e poi della seconda, mi sentivo in un altro mondo in mezzo alla vostra famiglia, c'era intimità, luce e affetto, diversa dalla nostra con la caotica ciurma. Mi ricordo della parete del vostro salotto, stracolma di libri, le fotografie alle pareti e le mitiche diapositive. Mi ricordo di quando mi portavi all'ottagono e di una volta al materland.
Mi ricordo che con i bambini del cortile di casa mi vantavo di voi: io ho un fratello vigile e una cognata vigile pure lei!! Come se foste due agenti dell FBI!! Si e mia cognata studia pure all'università!!

Crescendo ho ritrovato un fratello grande, sei tu che mi hai portato all'altare, certo non ero immacolata ma sono certa ti abbia fatto piacere, in quel momento eri tu il mio papà.

Piango mentre scrivo...penso a te da bambino, a quanto deve essere stato duro per te dividere mamma e papà con tutti gli altri bambini che arrivavano anno dopo anno. Ti invidio un pochino perché tu hai conosciuto una mamma e un papà giovani e solari. Ma anche tu come loro hai dovuto sacrificare la tua gioventù per tutti noi, sono certa che ne vai fiero, si vede e di questo ti ringrazio, sei stato il primo a spiccare il volo e lasciare il nido, se sono così è anche grazie a te e al tuo esempio ... e di Anto che mi ha accudito da neonata... ma di questo anedotto ne parleremo un'altra volta.

Ti ammiro... se togli una m, è l'anagramma del tuo nome.