Il lettone no, no, no
I bambini nel lettone? Giammai dico io alle altre mamme: si certo l'intimità della coppia è importante, si certo i bambini devono imparare a superare le paure, e l'igiene poi? Eh si certamente!
Bla bla bla i miei nel mio letto non li voglio perché dormo male, semplicemente per non stare scomoda, per non beccare i loro calci mentre si rigirano nel sonno.
Ma in fondo li vorrei ogni tanto, da abbracciare stretti stretti, per scaldarci nelle notti d'inverno e ricordare quando anche io cercavo sempre una scusa per dormire in mezzo ai miei: nel lettone di mamma e papà.
Nella casa grande, non quella di via piccioni, ho dormito con loro per diversi anni, fino a che una delle sorelle non ha lasciato il nido, quella del boccoloso, liberando un lettino tutto per me.
Stava lì al centro della cameretta, tra i letti della roccia e di quella che è più grande di me. La mattina scompariva, il mio letto intendo, letto... semplicemente un materasso sopra una rete con gambe pieghevoli fatte apposta per poter scivolare sotto un letto normale!!
Certo che poi durante il giorno mi toccava saltare in quelli dei maschi, non avevo una cuccia tutta mia dove potermi riposare ogni tanto.
Quando la camera dei maschi era off limit per me mi piaceva aggregarmi in quello di mamma e papà. Facevano la pennichella dopo il pranzo, mamma breve per la verità, giusto il tempo di far riposare le gambe e poi via di nuovo in cucina a trafficare con verdure o ad accudire le sue piante in balcone.
Papà invece penniccava alla grande, certo che poi la notte non prendeva sonno, non ci riusciva neanche con il litro di camilla, si lui la camomilla la chiamava così... e allora leggeva e rileggeva i suoi fumetti Tex.
Di pomeriggio invece russava alla grande, appena il suo testone toccava il cuscino, giusto il tempo di iniziare il cruciverba e partiva nel mondo dei sogni. Sognava capperi, vino e partite di pinella. Io stavo in trepidante attesa del momento in cui la sua mano sinistra avrebbe ceduto e la settimana enigmistica gli sarebbe caduta sul naso, poi acchiappavo al volo la sua bic dalla mano destra che si arrendeva a Morfeo e iniziavo a rimediare ai suoi errori. Cercavo di risolvere i suoi cruciverba e in sottofondo sentivo i fischi che emetteva mentre dormiva, ogni tanto ispezionavo il suo viso e il suo naso, forse erano i suoi peli che emettevano quei suoni? Potevo passarci ore a sentirli e mai più nella vita né ho più sentito così. Pensavo: anche io fischio mentre dormo, anche io che non ho quei peli dentro il naso?
La notte li con loro nel lettone non potevo più starci, ma qualche volta mi veniva nostalgia o fifa, soprattutto se la sera prima avevamo visto qualcosa di strano alla TV, tipo Mixar, a me bambina Giovanni Minoli un po' mi inquietava.
Io non chiedevo di poter dormire con loro, però appena nella casa scendevano il buio e il silenzio, ci provavo e ogni tanto riuscivo ad intrufolarmi tra loro senza che se accorgessero.
Se mamma mi cuccava giocavo la carta della febbre ma se lei mi toccava la fronte mi rispediva nel mio lettino, allora giocavo il Jolly: il mal di denti. Lei, dopo avermi cazziata perché mangiavo troppe caramelle, mi portava in cucina e mi faceva fare gli sciacqui con l'acquavite...poi però non ricordo più come andava a finire... forse ero troppo ciucca!!
Anche a me piace coccolarli nel lettone!!! Ale, ogni tanto ce lo chiede ancora.. Dice che non si è mai abbastanza grandi per dormire nel letto di mamma e papà...!!!!
RispondiEliminaPiccola ma saggia Alessia 😍
Elimina