È quasi lunedì

"Tavolara" foto di Mauro Porcu

Oggi è così, un po' di sole ma non troppo.
Come ai vecchi tempi, i maschi a passeggio con i cani e io a pulire casa, la lavatrice alle 11 era già al quarto carico.
Ho preparato un pranzo senza amore, con il necessario ma senza brio, senza passione, con il solo fine di apportare le giuste calorie. Tanto vino per avere la scusa di un pisolino. Una pennichella come diceva papà. Ho dormito per due orette, mi sono svegliata un po' sconvolta, ricordo di aver sognato ma non ricordo esattamente cosa...per non starci troppo a pensare ho preso un caffè e via di nuovo a pulire.
Ora di nuovo è tempo di preparare qualcosa da mangiare, per la cena. Scorro i post dei contatti su Facebook, vedo foto in spiaggia, al parco, al ristorante...li invidio, ma non troppo, mi piace l'idea di trascorre la domenica fuori casa ma preferisco avere la scusa delle faccende domestiche piuttosto che stare tra altre persone.
Sto diventando asociale? ma forse lo sono sempre stata, sto bene quando mi capita di dover stare con tante persone, ma da sola sto bene uguale. Da piccola non stavo mai sola a casa, c'era sempre una parte della ciurma, o comunque mamma e papà. La domenica da noi poi non si stava mai in relax, i pranzi della domenica erano quelli speciali, tipo natale o pasqua. Qualche fratello con moglie e figli, di pomeriggio magari si aggiungeva qualcun'altro. I tornei di pinella o scopone, qualche gruppo giocava a poker o a sette e mezzo, i bambini giocavano a nascondino o a calcio nel lungo andito... e io non pensavo che forse avrei dovuto finire i compiti, ma come potevo? Mi divertivo si, ma ogni tanto mi sarebbe piaciuto avere un posticino tutto mio in quella casa.
Strana la vita, ora che posso avere quel posticino tutto mio non ho il tempo per godermelo e anzi ogni tanto vorrei la mia casa zeppa di voci come le domeniche di tanti tanti anni fa.
In questo momento sento solo le voci di tre maschi che reclamano la cena!!!
E anche questa domenica è terminata, un'altra senza te, senza condividere i nostri menù, oggi avresti vinto tu.

Ciao ma'