Che ora fai?


Tu: Ma che ora fai? Il tuo orologio è avanti di 20 minuti!!
Io: Si lo so
Tu: Ma sistemarlo no?
Io: No
Tu: Perché?

I ricordi: Perché da noi è sempre stato così.
Quello della cucina avanti di 5 minuti.
La sveglia di mamma avanti di 15.
Le mi tirava giù dal letto alle 7.30 ma mi diceva che erano le 8, così non arrivavo tardi a scuola.
Se l'orologio è avanti pensi che sia tardi, invece arrivi puntuale dappertutto.
Lei dove doveva arrivare?
Da nessuna parte, solo nelle nostre stanze per svegliare la sua ciurma, per la scuola o il lavoro.
Lei da moh che stava sveglia... già in piedi prima che suonasse la sua. Quando mi capitava di svegliarmi all'alba sentivo lei che lavorava in cucina, il profumo del caffè, l'acqua che scorreva...
Lavava i piatti della cena, di notte non si lavano diceva lei e guai a passare la scopa di notte: butti via la fortuna.
La domenica mattina facevo colazione con latte e biscotti e nel naso il profumo del sugo...
Lei li ad armeggiare con il mestolo, una girata al sugo, la pasta fresca da tirare: per i ravioli con ricotta e spinaci, a volte ci metteva pure il limone come li faceva la sua mamma, poi passava alla mezzaluna per tritare aglio e prezzemolo, quella mezzaluna è sempre lì, la stessa da 40 anni.
Anche lei è sempre stata la stessa, per i tutti i miei 40 anni.
Sveglia presto, cucina... Finché ha potuto a metà mattina usciva per la spesa, gli ultimi anni invece alla spesa ci pensavo io e qualche altro eletto. Mica era era semplice con lei, ogni cosa che chiedeva doveva avere precise caratteristiche, ormai è noto a tutti: mortadella con i pistacchi, petto di pollo sottile e battuto, macinato due volte e soprattutto davanti, le bistecche sottili...finocchi femmina, quelli tondi!!!
Ultimamente si era fissate con le misure: melanzane piccole, zucchine piccole, birrette ecc.. Poi però continuava a cucinare per 15 persone anche se in casa ormai stavano solo in due... il giovedì minestrone, pentolone da caserma e la sera poi lo appioppava a chi passava a farle visita, ce lo sporzionava in quei contenitori di plastica, quelli che ogni volta la facevano dannare perché non trovava mai il coperchio giusto, quelli che poi ci chiedeva indietro... Ogni tanto ci chiamava a casa ed esordiva così: lo hai tu il contenitore con il tappo giallo,vero?? 


Io: Scusa ho divagato, che mi dicevi?
Tu: L'orologio è avanti.
Io: Si lo so, come lei: era avanti!!

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