La roccia

La roccia sei tu, che non ti lamenti mai, sempre con quel sorriso, per questo hai le rughe intorno occhi perché sorridi anche se dentro piangi.

Ma sei bella così.

Se mi concentro e cerco te nei miei ricordi ritrovo la ragazza magrolina, pimpante, innamorata della vita, innamorata di quel tipo magrolino, quello che mangiava tanto pane eppure restava sempre magrolino.

Ricordo che vi spiavo quando lo salutavi sulla porta, io stavo sul motorino lì vicino... solo noi potevano avere un motorino nell'ingresso di un appartamento al quinto piano...

Ti vedevo, in punta dei piedi per abbracciare e baciare il tuo Romeo e pensavo che presto o tardi quello sarebbe rimasto qui con noi... Invece te lo sei sposato e sei andata via con lui.

Mi prendevi in giro, mi chiamavi Andrea Celeste perché piangevo per tutto, forse eri già roccia e pensavi: che serve piangere?

Tu che non ti lamenti mai, che sei sempre pronta ad aiutare tutti e mai chiede aiuto. 

Tu che porti il peso di tutto ma regali sempre un sorriso ai tuoi clienti, tu che ti emozioni quando parli di chi vuoi bene, tu che ti esplode il petto quando parli dei tuoi fratelli, tu che tutto passerà... 

Tu sei la roccia, tu non ti concedi 2 giorni di depressione, tu sei in piedi ogni mattina anche se la notte è stata breve e di poco riposo.

Tu sei la roccia, io no.

Tutto passerà, la vera roccia si scalfisce un pochino ma resta lì ad ammirare il verde che cresce intorno a lei, che cresce grazie a lei.


TI AMO