La camera dei maschi



Era la camera più grande, in fondo al lungo andito, si narra che riuscissero a dormire lì ben 6 ragazzi.

Anche se una fonte attendibile, il primogenito, comunica quanto segue:

.....nella “camera da pranzo” poco più della metà di quella attuale, oltre al tavolo c’erano due mobili letto e il televisore. Io e il secondogenito dovevamo aspettare che finisse la cena e il film e un pezzo del telegiornale. E meno male che i programmi finivano non più tardi di mezzanotte o forse anche un po’ prima.😫

I miei ricordi non risalgono a prima dei miei 3 o 4 anni e credo che a quei tempi il più grande avesse già lasciato il nido. Si si mi ricordo!! ero stata al suo matrimonio, lui aveva i baffi!! Quando veniva a farci visita con la sua sposina, si commuoveva, andava via in lacrime diceva che gli dispiaceva lasciarci 😢

Il secondo forse aveva già iniziato con le sue trasferte, faceva il fotografo, quando doveva sviluppare le sue foto non si poteva usare il bagnetto, giammai!!

Non so bene perché ma io ricordo 6 letti nella grande stanza dei maschi: due a castello, un mobile letto e un letto in ferro battuto arancione che veniva assegnato in ordine di età al momento dell'abbandono del nido del fratello più grande.

Quando tutti i maschi stavano fuori casa mi piaceva giocare nei letti a castello, mi arrampicavo in quello in alto e poi saltavo giù. Nel letto arancione invece facevo altre acrobazie, mi tenevo negli anelli della spalliera e facevo la candela oppure le capriole.

Appena rientravano i maschi lì non ci potevo più stare, io ci avrei pure dormito nel letto arancione assieme a Giorgio, il terzogenito (non so se esiste questo vocabolo), mamma non voleva 🙇🏻‍♀️              e  probabilmente i più piccoli mi odiavano...quindi io dormivo...boh, dove dormivo io???😳 La camera delle femmine era minuscola ci stavano solo 2 letti fissi e uno che la mattina spariva sotto uno dei due 🤷🏻‍♀️

Torniamo ai maschi che non mi amavano tanto...l'ottavo probabilmente perché aveva paura di me, lui era il cocco di papà, forse temeva che io potessi spodestarlo.
Il nono perché per causa mia aveva preso colpi...lui stava in giro in bici vicino al mercato io lo avevo visto mentre stavo in auto con mamma e papà e allora avevo urlato felice e sorpresa: mamma guarda c'è Michi!!
Mamma era sorpresa ma per niente felice...sarebbe dovuto essere a scuola non in giro!!! Quindi al suo rientro a casa... Boom botte!!! e io marchiata come bugona!!!

Il settimo mi piaceva molto, era spavaldo, sempre a trafficare con i motori, forse un po' attaccabrige rispetto agli altri, aveva il fascino del bello e dannato. Quando avevo il permesso di giocare giù in cortile aspettavo il suo rientro perché mi portava sulle sue spalle su per tutti i 5 piani, era lui che portava su pure il motorino alla sera!! Era il più forte

Allora poi chi manca? Al sesto e quinto posto c'erano le ragazze, uhm si ecco!! mancano all'appello due maschi, il terzo e quarto in ordine di nascita.

Ai miei occhi non potevano esserci due opposti più opposti di loro, uno serio serio a volte ombroso, non sapevo mai se avvicinarmi o no a lui, l'altro allegrone, barzellettiere e alquanto filibustiere.
Mi piaceva tanto stare con lui, mi faceva ridere e io facevo tutte le scemenze che mi diceva di fare, ho delle foto in cui indosso le sue magliette per me giganti, con pose da pagliaccio di fianco alle sue bottiglie oversize. Ho tante foto con facce buffe, serie e malinconiche, grazie a lui e al fotografo.


Anno dopo anno quella camera ha visto i suoi abitanti crescere e diventare uomini.
C'era uno stereo dove giravano i dischi di Baglioni, Battisti, De André, poi le cassette di Umberto Tozzi e dei Pooh, Raf e degli Spandau Ballet, a volte Radio Sintony, a volte Radio Studio one, a volte Radiolina per la radiocronaca delle partite, poi arrivarono i Cd dei Queen...

Nel frattempo crescevo anche io e quando la stanza si liberava stavo lì a leggere e ad ascoltare la loro musica...a volte curiosavo nei loro cassetti, ma non scriverò mai di cosa ci trovavo!!

Pian pianino quei letti rimanevano vuoti, i ragazzi erano diventati uomini e avevano preso ognuno la propria strada, quella stanza resto' totalmente libera e finalmente divento' tutta mia!!!

Tutta mia finché non arrivò un nuovo maschio, il mio bambino Riccardo, ma questa è un'altra storia...

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