E' martedì, facciamoci del male

Facciamoci del male

Sono qui, faccio finta che Mario ha avuto un imprevisto e quindi oggi verrò io a prenderti.
Faccio, finta di averti chiamato sul cellulare e che tu mi abbia risposto: ah ci sei tu? E I bambini? Mi stanno staccando inizia ad entrare!!!

Io ti avrei risposto che i bambini sono già a casa con Roberto e ok ok ti vengo a prendere in reparto.

Invece no... Tu non ci sei, non ti aiuterò a scendere da quel lettino, non sentirò né gli infermieri né il tuo vicino salutarti, ti diceva Ciao nonnina!! E un po' mi dava fastidio... Quanta confidenza, mah..

Non ti aiuterò a mettere la giacca e il fazzoletto in testa, quello che ora è vicino al mio letto... ha già perso il tuo odore ma ogni volta che lo poggio sul viso chiudo gli occhi e mi illudo di sentirlo ugualmente, sento il calore e già mi basta.

Non ti aiuterò a salire sulla mia C1 e non sentirò i tuoi murrungi perché non c'è la maniglia sullo sportello che non so nemmeno come che si chiama...

Ora vado via, credevo di trovare il coraggio di andare su al quarto piano, salutare i medici e gli infermieri e fare una foto dell'acquario che sta lì in sala d'aspetto, ma scrivo e piango e tiro su col naso, non sono proprio una bellezza, vado via.

Per oggi può bastare, non ti voglio far preoccupare e ti prometto che sabato troverò la forza di entrare in quel mercato, l'economia deve andare avanti.

Ciao ma'