Coming soon..

Un po' è sempre stato il mio sogno, siccome mi piace leggere mi veniva da pensare che mi sarebbe piaciuto anche scrivere un romanzo tutto mio. Ma mi rendo conto di non avere una vera storia da raccontare, non ancora forse... e comunque non sono tanto brava a descrivere paesaggi, ambienti, persone, sentimenti, profumi, colori... Dovrò leggere ancora tanto!!!
Saper leggere però non equivale a saper scrivere, provare emozioni forti non vuol dire saper trasmettere emozioni forti.

Sono proprio le emozioni forti che ultimamente mi spingono a scrivere.
Quando sento un macigno sopra il petto, la testa mi scoppia a allora mi soffermo ad analizzare nella mia mente i vari motivi scatenanti del mio stato d'animo, così mentre percorro la 195 o mentre affetto la cipolla ne vengo a capo, il macigno si sgretola e sento il bisogno di scrivere, lasciare le macerie di quel macigno su di un foglio, sulle note del mio telefono o su un file word.
Soprattutto quando sono protagonista o testimone di ingiustizie, inganni, maldicenze, quando soffro o mi accorgo del dolore altrui.

Ultimamente per la perdita della mia mamma, perché per una vita ho avuto dentro tante parole per lei ma non ho mai avuto il coraggio di fargliele sentire, perché era così di poche parole e allora credevo che siccome non ne sprecava tante evidentemente neanche ne voleva sentire.
Mi piacerebbe scrivere la sua storia e quindi la mia storia, la storia della mia famiglia ma ho paura di cadere nel banale se non addirittura scopiazzare la Mazzantini del Catino di zinco o la Ginzburg o gli autori sardi di recente scoperta come Todde o la Roggeri.

Ecco, proprio la Ginzburg mi ispira tantissimo, alcuni sui racconti mi fanno struggere di nostalgia e mi ricordano tanto la mia mamma, come viveva, come stava, cosa sognava, e se sognava. Gli anni 40 o 50 o 60... quanto vorrei essere nata in quegli anni, essere stata una sua amica, avrà avuto delle amiche? Starle vicina nei suoi anni a Cagliari, nei quartieri che tanto mi fanno pensare a lei, Castello, Villanova: quando passeggio in quelle strade penso sempre a lei e al mio papà da giovani, avrei tanto voluto condividere con lei le paure per il primo e unico amore, sarà stato veramente l'unico amore? O il primo?

Ecco ho deciso, se lo scorso anno mi è venuto il pallino della scuola e sognavo di diventare come maestra Giorgia e come teacher Helle, che non avrei conosciuto se non mi fossi avventurata nel mondo bimbi, quest'anno voglio dedicarmi alla scrittura, tronfia dei tanti incoraggiamenti a seguito delle mie ultime note su Facebook: per me semplici pietre che mi tenevano a terra, frantumate in parole e scaricate sulla rete, una sorta di lavanda gastrica!!!

Se dovesse andare male questo progetto, o se dovessi perdere interesse... L'anno prossimo ancora troverò certamente un'altra passione da seguire, fosse anche semplicemente avere cura di me stessa, della mia famiglia e di chi mi sta vicino.

stay tuned